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PREVENZIONE INFARTO CARDIACO
L'anamnesi familiare sfavorevole (cioè la presenza in famiglia di parenti
colpiti da infarto, ischemia cardiaca od altre patologie cardiovascolari) può
predisporre alle malattie cardiovascolari, anche se non è sempre così. Comunque,
la prevenzione è consigliata a tutti.
La prevenzione dell'ischemia cardiaca inizia dallo stile di vita. Evitare
l'eccessiva sedentarietà. L'attività sportiva o ginnica, di per sé, non
prevengono le malattie cardiache. Se una persona va in palestra o gioca una
volta a settimana a calcetto o a tennis e poi, per il resto, si abbandona alla
sedentarietà (stare diverse ore seduti davanti al televisore, al computer, uso
continuo dell'automobile, etc.) non ottiene alcun vantaggio dalle attività
svolte. È essenziale svolgere attività aerobica: la più semplice ed immediata
per tutti è camminare a passo svelto almeno un'ora al giorno. Evitare stress ed
eccessivi carichi di lavoro.
Evitare fumo, alcool, caffè. Può bastare un bicchiere di vino a pasto. Evitare
cibi grassi, condimenti troppo pesanti, eccessivo consumo di dolci e gelati
nonché cibi e bevande inutilmente ipercalorici. L'uso di sostanze stupefacenti
ed anabolizzanti predispone all'infarto. Controllare frequentemente il peso
corporeo. Un giro vita superiore a cm. 120 predispone alle malattie
cardiovascolari.
Misurare una volta al mese la pressione sanguigna. Chi non fa uso di farmaci
anti-ipertensione e non soffre di patologie cardiovascolari è opportuno che
presenti una pressione sistolica (massima) non superiore a 140 mmHg ed una
pressione diastolica (minima) non superiore a 90 mmHg. Se uno di questi valori
dovesse essere più alto, consultare subito un medico.
Alcuni esami di laboratorio possono dare delle indicazioni sulla presenza di una
eventuale patologia ischemica cardiaca o di una eventuale predisposizione. Ecco
i test: glicemia, uricemia, transaminasi (GOT, GPT), colesterolo totale,
colesterolo HDL, colesterolo LDL, CK, CK-MB, potassiemia, sodiemia, fibrinogeno
funzionale, PT, PTT, emocromo, V.E.S.
Eseguire visita cardiologica con ECG (elettrocardiogramma). Tenere presente che
la presenza di patologia ischemica è rilevabile soprattutto con ECG da sforzo:
in pratica il paziente è sottoposto ad ECG mentre sta compiendo uno sforzo
fisico. Se l'ECG da sforzo dà esito positivo, consultare immediatamente un
medico cardiologo. Per diagnosticare con precisione una patologia coronarica,
potrebbe essere necessaria una coronarografia. Tale metodica diagnostica viene
effettuata in regime di ricovero ospedaliero (generalmente di durata non
superiore alle 36-48 ore).